martedì 29 aprile 2014

I riferimenti storici e geografici



“Io nacqui nel 1632 nella città di York da una buona famiglia che peraltro non era del luogo. Mio padre infatti era uno straniero, di Brema...grazie al commercio, aveva accumulato un ragguardevole patrimonio cosicchè, abbandonati i propri affari, aveva scelto di vivere a York e vi aveva sposato mia madre, appartenente a un’ottima famiglia locale.” (pag.5 cap.1)
NOTA. La borghesia mercantile dell’Inghilterra di metà Seicento: è questa la classe sociale a cui appartiene il giovane Robinson Crusoe, la stessa protagonista dell’economia nazionale sin dall’ascesa al potere di Elisabetta I (1558-1603) la cui politica favorì tanto l’agricoltura e l’artigianato quanto il commercio marittimo; e fu proprio la fiducia della regina nei mercanti, nei marinai, negli esploratori e nei corsari a garantire all’Inghilterra la supremazia sulle rotte marittime e il dominio dei traffici commerciali sull’Atlantico per tutto il Seicento e il Settecento.  

Elisabetta I (fonte:http://it.wikipedia.org)
“Mio padre aveva provveduto a corredarmi di una congrua istruzione e intendeva avviarmi alla carriera legale. Ma a me sarebbe piaciuta una cosa sola: navigare.” (pag.5 cap.1)
NOTA. Il mare, l’avventura e la libertà erano diventate delle tentazioni allettanti sia per avventurieri senza scrupoli alla ricerca di una facile fortuna sia per giovani di buona famiglia stanchi della “tranquillità” che la “media condizione della vita” (la condizione borghese) poteva garantire.

“a bordo non avevamo un grosso carico di merci, ma solo le cianfrusaglie idonee al mercato coi negri: perline, conchiglie, oggettini di vetro e altre quisquilie del genere come specchietti, coltelli, accette e simili.” (pag.43 cap.10)
NOTA: Crusoe si riferisce al cosiddetto “commercio triangolare” e alla “tratta degli schiavi”: un complesso sistema di interscambi tra la madrepatria, le coste africane che si affacciano sull’Atlantico e le colonie americane grazie al quale i mercanti inglesi e olandesi scambiavano merce di scarso valore con gli schiavi che rivendevano ai proprietari delle piantagioni americane ottenendo cotone, legname, pellicce, rhum, zucchero, melassa e altre materie prime che, insieme ai proventi delle “recinzioni”, verranno investite durante la prima rivoluzione industriale.

Il commercio triangolare e la tratta degli schiavi (fonte:http://apush5.weebly.com/the-thirteen-colonies-and-the-british-empire-1607-1750.html)


Ho voluto approfondire con maggiore attenzione l’aspetto sociale e economico della storia inglese del Seicento poiché nel romanzo sono espliciti i riferimenti alla società e all’economia piuttosto che alla politica del tempo; voglio comunque riportare un breve schema riassuntivo dei più importanti avvenimenti politici del secolo: 


1603  Giacomo I succede a Elisabetta I  -->  il centralismo del nuovo sovrano si scontra con le esigenze della borghesia mercantile che era stata favorita da Elisabetta I
1628  Carlo I, figlio di Giacomo I, è costretto ad accettare la Petizione dei diritti

La petizione dei diritti (fonte:http://www.humanrights.com/it/what-are-human-rights/brief-history/declaration-of-independence.html)
1642-1649  la guerra civile  -->  Carlo I e la nobiltà contro la borghesia e il Parlamento con il New model army
1649-1660  la repubblica puritana di Cromwell (Commonwealth)

Oliver Cromwell (fonte:http://en.wikipedia.org/wiki/Oliver_Cromwell)
1660  restaurazione della monarchia ad opera di Carlo II
1688-1689  la “gloriosarivoluzione”  -->  Guglielmo d’Orange firma il Bill of rights

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