martedì 24 giugno 2014

25. Le giare in terracotta



“D’altro canto il clima era caldo, cosicchè mi sembrava strano non riuscire a trovare qualche tipo di argilla con la quale foggiare alla bell’e meglio una pentola, farla essiccare al sole, e renderla così abbastanza solida e resistente per poterla maneggiare e usarla come contenitore di sostanze asciutte che richiedessero di essere conservate in questo modo... dopo aver faticato non poco per trovare l’argilla, scavarla, portarla a casa, impastarla, in circa due mesi riuscii a rimediare solo due grandi e ridicoli aggeggi di terracotta, immeritevoli di essere chiamate giare. Tuttavia il sole le aveva asciugate e indurite alla perfezione...Ma tutto ciò non rispondeva ancora allo scopo che maggiormente  mi stava a cuore, cioè quello di ottenere una vera e propria pentola, capace di tenere i liquidi e reggere al fuoco. Un  giorno, però, dopo aver acceso un gran fuoco per cuocere della carne, al momento di spegnerlo mi accadde di trovare un coccio di uno dei miei recipienti d’argilla, che per effetto della cottura era diventato duro come una pietra e rosso come una tegola.”
(pag.124 cap.27)





Proprietà e impieghi dell'argilla: http://it.wikipedia.org/wiki/Argilla

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